Cos'è e com'èIl racconto è in prima persona, e me ne scuso, ma così mi sembra che renda meglio l'avventura che abbiamo vissuto per giungere dove siamo.
L'Amis nasce da un gruppo un po' anomalo del CNGEI: accadde nel 1976 che il
commissario di sezione M. ritenne che gli iscritti alla sezione fossero troppi e che non andassero accettati per il nuovo anno scout coloro che non avevano partecipato al campo estivo o non avessero conseguito un passaggio di classe.
Come ex capo reparto che aveva i figli nel 3.o gruppo, e fidando nella lunga amicizia che ci legava fin dai tempi di scout e dei corsi capi, mi permisi di
fargli osservare, assieme a Dario ex Akela, che da nessuna parte BP aveva detto un
tanto, e che forse i ragazzi in quelle condizioni erano quelli che dello scoutismo
avevano più bisogno: ma se proprio non intendeva recedere da quella decisione, noi saremmo stati disponibili a ritornare in servizio e a formare un nuovo gruppo con questi "scartini".
La risposta, nonostante autorevoli mediatori, fu decisa: non si fidava di noi, e specie di me che avevo osato presentarmi come suo concorrente all'ultima elezione.
Non restava che lasciar perdere tutto, ma avevamo tanti amici e sostenitori tra le famiglie del gruppo che ci incitavano a resistere e a non accettare questa situazione così idiota ed ingiusta.
Si decise allora di formare un altro gruppo, cui aderirono molti ragazzi, e non solo quelli discriminati; lo denominammo
"Muggia-Carso" e chiedemmo al CNGEI la registrazione come sezione installata nel vicino comune di Muggia, dove avevamo una sede formale.
Restava il problema per la maggioranza che risiedeva a Trieste; ma la simpatia che la nostra iniziativa suscitava ci aperse dapprima le porte del prof. Trisciuzzi, preside di pedagogia all'università, e poi quelle dell'AIAS - Associazione Italiana per l'Assistenza agli Spastici - che ci offerse una sede accanto alla loro per realizzare momenti di socialità con i ragazzi assistiti.
Convinto dal successo del gruppo, il direttivo nazionale del CNGEI accettò l'iscrizione, ma l'esperimento non fu lungo: pressato dalle proteste del solito M. ci espulse "perché le riunioni si svolgevano a Trieste e non a Muggia". A quel punto ritenemmo che ogni ulteriore colloquio fosse inutile e decidemmo di andare per conto nostro.
Ci furono pareri diversi:
dedicarci solo allo scoutismo o aprirci ad altre attività sportive non agonistiche? Si
decise di attenerci al metodo di BP, ma di essere pronti ad accogliere e ad aiutare anche altre realtà.
Nel 1983 fondammo quindi l'AMIS - Amici delle iniziative scout - con l'obiettivo di stabilire relazioni fraterne e paritarie con i gruppi scout di altre associazioni. I principi fondamentali furono inseriti nello statuto:
- Il metodo è quello originale di BP e si accolgono giovani d'ambo i sessi per per stimolare la conoscenza e la stima reciproca;
- Soci sono tutti i genitori, che devono essere consapevoli dell'attività e responsabili della gestione associativa;
- I capi educatori vengono nominati dal direttivo tra i soci preparati mediante i corsi di formazione.
Fondatore e primo presidente
Adolfo Steindler, preside del liceo scientifico "Guglielmo Oberdan", personalità effervescente e universalmente noto, dentro e fuori la scuola, come "Dodo". Il compito di proseguire la sua opera fu dato quindi a
Lucio Vilevich, poi a
Zoltan Kornfeind, ad
Aldo Flego, quindi a
Elisabetta Diego e infine a
Fabiano Mazzarella.
L'associazione è cresciuta intanto fino a tre gruppi ed ha favorito il coordinamento tra tutte le associazioni scout italiane e slovene presenti in città, dando anima ad una percentuale di presenza scout che non ha uguali in nessun altra provincia
italiana, coordinamento che si raccoglie intorno all'iniziativa della "Luce della Pace", la fiamma della Natività che gli scout di Vienna portano ogni anno da Gerusalemme e che i triestini trasmettono attraverso l'Italia, la Slovenia, la Croazia.
Un esperimento interessante per l'AMIS è stato quello di associarsi alla Confederazione Europea di Scoutismo, che raccoglie i gruppi autonomi che ormai sono moltissimi in ogni paese.
Purtroppo l'organizzazione della CES stabilisce che i gruppi debbano riunirsi in federazioni nazionali, e così siamo ricaduti nelle solite diatribe con Roma: dopo due Eurojam non proprio entusiasmanti abbiamo preferito rinunciare alle inutili fatiche di discutere a vuoto e siamo tornati del tutto autonomi e liberi di colloquiare con chiunque.
Orgoglio e presidio dell'AMIS è l'Ostello “ Alpe Adria “ di Prosecco: ha una storia sua, complessa e affascinante, ed è la dimostrazione di quel che può fare la volontà di creare uno spazio in cui tutti possano sentirsi a casa propria, senza riguardo al colore, alla fede, al paese, ai soldi.
Oggi l'AMIS è viva e vitale, s'impegna ogni giorno e guarda a un futuro in cui lo scoutismo si estenda sempre più e contribuisca, specie in queste terre che hanno subito tante recenti tragedie, a creare comprensione e fraternità e a dare ai giovani gli strumenti per orientarsi in un mondo che possa superare le divisioni ed essere sempre più tollerante e solidale.
Di cuore glielo augura Lucio.